CONVEGNO REGGIO DI CALABRIA

Atti

Rif. 013
01-12-2001

Sabato 24 novembre, presso l’Aula Magna dell’Istituto d’Arte "Frangipane" si è svolto un convegno di Studi sul Riordino degli Studi musicali. I lavori sono stati preceduti dal saluto del Preside , Prof. Francesco Palmeri, il quale oltre a rivolgere un ringraziamento ed esprimere la sua gratitudine ai responsabili dell’Associazione "G.Carissimi" e all’UNAMS per aver scelto l’I.S.A. di Reggio Calabria per illustrare la proposta di Legge n°1481 che intende, nell’ambito del riordino del settore degli studi musicali, affidare tale indirizzo, all’Istruzione Artistica, evidenzia, con forza, la sua condivisione alla proposta di Legge: "Nel momento in cui è in atto il tentativo di smantellare L’AREA ARTISTICA, nella scuola secondaria, - continua il preside Palmeri — faccio richiesta all’On. Napoli — che tanta disponibile sensibilità manifesta verso i problemi delle nostre tipologie di scuola, di salvaguardare L’ENORME PATRIMONIO DIDATTICO E CULTURALE che contraddistingue, da sempre, gli Istituti d’Istruzione Artistica".

Dora Liguori, coordinatrice del Convegno, illustra l’iter faticoso della legge 508/99,sulle Accademie e Conservatori, legge che , dopo anni di serrato dibattito parlamentare, è stata approvata all’unanimità, infati, il campo dell’Arte e la salvaguardia di tutto ciò che è inerente a tale settore non è né di destra, né di centro, né di sinistra "ma patrimonio di tutti e in particolare di quei politici che hanno a cuore la sorte delle Arti italiane. Pertanto una unità di intenti e di collaborazione".

L’applicazione della legge 508, riconosce l’Alta Formazione nell’ambito universitario, ad Accademie e Conservatori. Di contro essendo stata bloccata la legge 30 (Riforma dei cicli) è più che mai prioritario colmare il vuoto determinatosi e ciò può essere possibile solo attraverso una legge specifica per l’indirizzo artistico. Come tutti sanno, nulla è stato ancora precisato per il segmento della Secondaria, che lascia ad iniziative sporadiche e unilaterali l’opportunità di stipulare convenzioni tra Accademie e Conservatori, da una parte, e tutte le altre tipologie di Istituti della Secondaria di secondo grado, dall’altra.

Ed è proprio in tale segmento che è urgente stabilire una norma di regolamentazione se si vuole ottenere uno schema completo del percorso degli studi artistici. L’intervento dell’On. Napoli, si ricollega proprio a questo "vuoto" riscontrato nella mancanza di una formazione artistica, riconosciuta nella sua specificità, che la legge sui cicli (la n° 30) non ha previsto. Il blocco di tale legge, ha comportato da parte del Ministro del MIUR, la nomina di una Commissione che formulasse una nuova proposta. Allo stato attuale si sta discutendo più sull’ordinamento stesso, ossia la "struttura ingegneristica" da proporre ai 7 + 2 + 3 anni della Riforma , che di altro.

Chi ha predisposto la legge di Riforma dei Cicli non ha rispettato , il concetto di SPECIFICITÀ: "Gli I.S.A. e L.A. continua la On. Napoli, non sono assimilabili a tutti gli altri indirizzi".

Di conseguenza gli indirizzi artistici (I.S.A. e L.A.) non possono essere inseriti nello stesso canale delle altre scuole , ma va previsto un canale parallelo. Così si è operato con la legge 508 che non ha previsto all’ interno dell’università delle facoltà artistico-musicali( progettando un percorso di "fusione") , ma il livello di tipo universitario per gli "Istituti di Alta Formazione" nella sfera del canale universitario così come previsto dall’art. 33 della Costituzione. Infatti il principio da rispettare è quello che l’Arte, intesa come libertà dell’Arte, non può essere inquinata o omologata ad altre metodologie e percorsi.

Una Commissione intermedia sta lavorando per integrare — nel settore artistico — il segmento inferiore scolastico con quello dell’Alta Cultura. Si attendono i risultati che , i tempi brevi, si prevede, detta Commissione renderà pubblici.

Intanto bisogna demolire l’equivoco che primeggia tra i Saperi; è nota , infatti, la volontà dell’Università di gestire l’Arte e i DAMS sono, per l’appunto, l’esempio di come ciò sia impossibile poiché nel campo dell’Arte , le esigenze sono diverse.

Nella secondaria, intanto, in attesa dell’approvazione di una Legge Specifica o, quanto meno, all’interno dei Cicli Scolastici, si presenta urgente, al momento e in via transitoria, una norma di riordino.

IL Ddl da me presentato prosegue l’On. Napoli ,sceglie l’indispensabile via dello specifico, poiché appare più che mai urgente la creazione di siti dell’Arte comprendenti sia le Arti visive che musicali. In questa ottica nel disegno di legge ho previsto l’inserimento dell’indirizzo musicale presso Istituti d’Arte e Licei Artistici, inserimento che bloccherebbe l’attuale distruzione in atto di questi prestigiosi Istituti. Non a caso il dimensionamento con altre tipologie sta comportando dissennatamente e lenta, ma inarrestabile, scomparsa di questi Istituti, vanto italiano nell’ Europa di ieri e di oggi.

Segue l’intervento della Prof.ssa Macrì coordinatore per l’UNAMS di I.S.A. e L.A., la quale testimonia, in concreto, come si sia tolta la specifità agli studi artistici, i quali, oltre che per il dimensionamento e accorpamento, stanno soffocando anche a causa delle pastoie burocratiche e di un "concetto nuovo di Autonomia". Lo testimonia l’interpellanza parlamentare dell’On. P.Maturandi , in cui si denuncia come non è stato possibile aprire l’indirizzo "TESSUTO" all’I.S.A. di Oristano, per le insormontabili e non convincenti difficoltà di carattere burocratico, con ciò vanificando l’attività degli Enti locali e le aspettative delle famiglie. Appassionati e sentiti gli interventi successivi. Il preside Murena dell’I.S.A. di Ortisei, in provincia di Bolzano denuncia il dimensionamento di due Istituti d’Arte che, per risparmiare, sono diventati uno: il preside auspica che con l’inserimento dell’insegnamento musicale si possa offrire un altro tipo di formazione all’utenza che ne fa richiesta e contemporaneamente operare il potenziamento degli Istituti Artistici.

Molti gli interventi : i presidi Sipala dell’I.S.A. di Siracusa, Privitera del L.A. di Catania, Pavone dell’I.S.A. di Milazzo, Elia dell’I.S.A. di San Cataldo, tutti congiuntamente hanno sottolineato l’urgenza, oltre che la condivisione, dell’approvazione di una legge a tutela e potenziamento degli Istituti Artistici.

I presidi hanno sottolineato la necessità di disciplinare, con la normativa, la specificità artistica per non trovarsi, come sta avvenendo, che Istituti diversi aprano sezioni di indirizzo artistico, che niente hanno a che vedere con le tipologie dell’Istituto stesso. Es. a Lentini, l’Istituto Tecnico Commerciale ha aperto un Corso di Restauro dei Beni Culturali, l’Assessorato ha autorizzato il Corso e dopo due anni, il Ministero ha dovuto prendere atto della prosecuzione.

Il mondo del lavoro chiama; per cui potenziare dette tipologie di Scuola, non risponde solo ad una richiesta di formazione, ma anche alla "domanda di lavoro" che , nel settore dell’Arte, vanta in Italia , una tradizione e una radicata operatività, che non può venire dispersa. Il Convegno si conclude con la ferma intenzione e l’impegno sia dell’On. Napoli che della Prof.ssa Liguori e ovviamente di tutti a proseguire le problematiche esposte in Convegni da prevedere in tutte le regioni italiane.