Tormentato avvio dell’anno scolastico

Comunicato stampa

Rif. 029/S
04-09-02

Si apre un nuovo anno scolastico fra polemiche e incertezze.

Molti motivi rischiano di comprometterne il sereno e ordinato avvio.

In primo luogo la mancata emanazione da parte del Governo dell’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale.

Un ritardo che rischia di far pagare alla scuola "buchi di bilancio" non suoi: il rapporto PIL Spesa per l’istruzione, nel nostro Paese è al 5%, contro il 6,4 dell’Austria, il 6,2 della Francia, il 5,7 del Portogallo, il 5,5 della Germania, il 5,3 della Spagna e così di seguito.

Ulteriori rinvii sarebbero davvero ingiustificati e colpevoli. Si aprirebbe una fase di conflittualità con inevitabili ricadute anche sulla qualità ed efficacia della scuola pubblica.

Le dichiarazioni del Ministro Frattini non aiutano a rasserenare il clima: riconoscere la sola inflazione programmata è un affronto alla decenza e alle stesse reiterate promesse di questo Governo.

La trattativa per il contratto deve partire subito e concludersi in tempi certi. Le risorse devono essere adeguate a remunerare la professionalità degli operatori, docenti e ATA, nella scuola dell’autonomia, e avviare il riallineamento alla media Europea.

L’avvio sperimentale della riforma dei cicli, improvvisato e pasticciato genera incertezze e perplessità fra le famiglie e i docenti. Una vera riforma deve essere condivisa e prevedere investimenti. Il vecchio vezzo delle riforme a costo zero è già stato sperimentato con risultati disastrosi.

Non ultimo le nomine dei supplenti spesso gestite con molte approssimazioni ed errori dai C.S.A. nella prima fase e ora dai Dirigenti, le quali stanno generando una sequela impressionante di contenziosi. Tutto questo si aggiunge alle incertezze determinate dalla sentenza del TAR Lazio sul punteggio dei corsisti SSIS.

A questo proposito non condividiamo la decisione del Ministro di proporre appello al Consiglio di Stato. Se la sentenza del TAR dovesse essere confermata, come auspichiamo, gli alunni si troverebbero nel pieno dell’anno scolastico, a subire un balletto di insegnanti a cascata davvero poco edificante.

Ci auguriamo che ai buoni propositi seguano fatti e atti concreti già dai prossimi giorni. In caso contrario siamo pronti a fare la nostra parte in difesa degli interessi mortificati del personale della scuola.