Avviato il rinnovo del contratto.

Il negoziato per il rinnovo del contratto è partito ieri 8 ottobre in un clima di incertezza e diffidenza per i continui interventi del governo sulla scuola che rendono incerto il quadro di riferimento.

Le risorse messe a disposizione dell’ARAN sono insufficienti e per di più subordinate a risparmi di spese tutti da verificare.

L’U.N.A.M.S. SCUOLA, presente al tavolo della trattativa con la responsabile delle secondarie, Maria Macrì, ha ribadito l’esigenza di un contratto di svolta per tutti gli operatori della formazione.

Un contratto che assuma la centralità della scuola pubblica come valore, e che non può subordinare gli aumenti salariali a tagli sul personale che inciderebbero pesantemente sulla qualità della formazione.

Immotivati e dannosi appaiono infatti i tagli proposti in finanziaria per il sostegno ai disabili, l’aumento del numero degli alunni per classe, l’obbligo di orario aggiuntivo per il personale di ruolo, con ricadute traumatiche sul personale precario, per di più senza alcun risparmio di spesa.

Abbiamo anche chiesto tempi certi e ravvicinati per la chiusura del contratto, che è scaduto da dieci mesi, e il rispetto degli impegni assunti da tutti i governi negli ultimi quattro anni: il superamento di stipendi indegni che mortificano la professionalità dei docenti e del personale ATA.

All’incontro già programmato del 23 ottobre, sarà presente una nostra delegazione guidata dalla segretaria nazionale Dora Liguori.