Appello dell'U.N.A.M.S. in difesa dell'unità delle arti Comunicato stampa |
Rif. 014/S |
L’impianto di Legge di Riforma sul riordino dei cicli scolastici, approvata dalla Camera, azzera di fatto quasi un secolo di ricerca nel settore delle Scuole artistiche (istituti e licei) che hanno attivato livelli di ricerca e raggiunto risultati nel campo della Formazione che un serio processo di Riforma non può non tener conto.
Si presenta perciò urgente non procedere a disperdere la Storia, le Potenzialità e i Risultati raggiunti.
L’interazione tra i vari linguaggi della Comunicazione e dell’Espressione Artistica, la multimedialità, l’azione sinergica dei diversi settori espressivi -dalle Arti plastiche e pittoriche al cinema, alla danza, al design, alla musica, al teatro, ecc.- hanno seguito un tipo di ricerca tesa ad acquisire un “carattere di specifica licealità”, convogliando in un’unità metodologica la fase di ricerca teorica e il collegamento con il mondo produttivo.
È decisamente mortificante che l’impianto dei Licei, nella Riforma Moratti, disgiunga le ARTI: da una parte l’indirizzo artistico, dall’altro l’indirizzo musicale e coreutico.
L’U.N.A.M.S. si pone, in questa successiva fase di preparazione dei DECRETI ATTUATIVI, nella posizione di offrire il proprio contributo a superare il limite della separatezza dei Settori e nella ricerca d’individuazione di percorsi metodologici e disciplinari improntati alla contiguità e interrelazione tra i diversi Linguaggi Espressivi dei Settori Artistico e Musicale.
Il Nuovo LICEO, ad indirizzo artistico e/o musicale, dovrà tendere, sulla base di una formazione polivalente e flessibile, conseguita sull’interazione dei diversi linguaggi, all’individuazione di percorsi d’apprendimento che, tenendo conto delle Sperimentazioni sin oggi maturate, definisca gli aspetti più efficaci e validi da inserire in un Nuovo Ordinamento Scolastico.