Incontro del 14 luglio 2005 con i Dirigenti del Miur

Comunicato stampa

Rif. 020/S
15-07-05

Si è svolto ieri, 14 luglio, alle ore 10:00 un incontro presso il MIUR fra una delegazione dell’UNAMS ed alcuni Dirigenti della Direzione generale del personale della scuola.
Gli argomenti affrontati sono stati:

Il ministero sostiene che i corsi indetti dall’AFAM avrebbero dovuto essere attuati negli stessi tempi
di quelli organizzati presso le università. Pertanto, per garantire il conseguimento dell’abilitazione a scadenze uguali per tutti, i corsi presso le istituzioni AFAM hanno dovuto subire un rallentamento.
Per tale motivo, sempre a detta del ministero, i destinatari della L 143/04 non potranno beneficiare delle immissioni in ruolo previste per i prossimi giorni in quanto attualmente in permanente non a pieno titolo.
L’UNAMS, naturalmente in disaccordo su quanto sostenuto dal ministero, ritiene tale posizione un grave danno per due precisi motivi:
L’UNAMS ha comunque proposto di congelare i posti spettanti ai riservisti per procedere alla nomina in ruolo degli stessi dopo il conseguimento dell’abilitazione tramite i corsi di cui alla L. 143/04.

Riguardo all’ applicazione della L333/01, sono stati segnalati comportamenti difformi da parte dei CSA, e quindi richiesti interventi da parte del ministero, il quale, pur confermando la linea restrittiva, demanda ai direttori dei CSA la competenza dell’applicazione della legge sotto la loro propria responsabilità.

Per l’ennesima volta è stata segnalata la situazione dei tagli perpetrata dalla Regione Abruzzo sulle cattedre di strumento musicale, evidenziando che tale Direzione Regionale non è nuova a comportamenti del genere.
In proposito bisognerà verificare se trattasi di errori del sistema informatico o se invece la scure cada sempre,comunque e soltanto sullo strumento musicale!?!

Abbiamo inoltre segnalate incongruenze ravvisate nelle graduatorie permanenti, per cui personale presente nella 3° fascia delle provvisorie, sia presente in 2° fascia nelle definitive pur non essendo mai stato inserito nella ex 1° fascia.

E non ci meraviglia essere soli a protestare per questa grave ingiustizia.