Note sul convegno svoltosi a Milano circa le prospettive dell’”indirizzo musicale”.

Comunicato Stampa

Rif. 008/S
17-03-06

Nel corso del Convegno “La Formazione Strumentale nella Scuola dell’obbligo tra presente e futuro” organizzato dall’UNAMS il 16 Marzo a Milano, presente il Segretario Generale - Prof.ssa Dora Liguori - sono emerse molteplici iniziative a dir poco sconcertanti che alcuni vorrebbero proporre. In particolare, pur con tutte le attenuanti possibili ci è apparsa sconcertante la relazione del rappresentante IRRE Lombardia, dalla quale scaturisce un quadro assolutamente preoccupante.
La prima e più importante preoccupazione nasce dal fatto che, a seguito dell’ultimo decreto Moratti, innumerevoli sono gli istituti superiori che hanno iniziato una gara per aprire un indirizzo musicale, senza tener conto di alcuna organizzazione e del caos che inevitabilmente andrebbe ad instaurarsi.
Infatti questi indirizzi musicali dovrebbero nascere con convenzioni di vario tipo, ovvero:
- con scuole civiche;
- con scuole private;
- con i Conservatori;
oppure utilizzando il docente di Ed. musicale, se presente nell'istituto, per insegnare le discipline musicali (quali?).
A peggiorare la situazione interverrebbe l’idea di realizzare il progetto con spesa " zero" per lo Stato e ciò in funzione che gli eventuali docenti andrebbero pagati con il fondo di istituto o con altri fondi appositamente stanziati.
.......E meno male che la legge sulla riforma dei cicli non era piaciuta a
nessuno! Invece sono state sufficienti quattro righe di decreto, colpo di coda pre-elettorale, per far dimenticare opposizioni, ideologie, schieramenti e far correre tutti all'arrembaggio senza pensare minimamente alle future conseguenze.
Infatti analizzando la situazione avremmo il seguente risultato che, non solo si propone un danno nell’immediato ma si va a pregiudicare la volontà del futuro Ministro su possibilità di investimenti per il settore, in quanto, come sopra detto, lo Stato rimarrebbe un semplice spettatore economico e inoltre otterremmo il “successo” eclatante che alcuni docenti lavorerebbero su più posti ed altri che, nonostante la presenza nelle graduatorie resterebbero al palo ad aspettare nuovi posti, o meglio un miraggio di posto.
Ciò premesso è utile ricordare che le SMIM sono nate, è vero, come sperimentazione ma fornite di apposita normativa e organizzazione; così come similmente sono nati i Licei musicali già esistenti nel territorio.
Appare pertanto chiaro che l’unica via possibile concreta e giuridicamente esatta sarebbe quella di far nascere i nuovi licei, dopo vari incontri e confronti con il nuovo Ministro e attraverso una normativa seria che organizzi le discipline ed il corrispondente  reclutamento del personale, onde affrontare con cognizione di causa i vari argomenti.
L’UNAMS, che di settore artistico sicuramente se ne intende, ha già chiara la sua linea, linea che è possibile così riassumere:

  1. le nuove istituzioni dovranno appartenere alla secondaria;
  2. il personale già utilizzato da anni nei suddetti psico-pedagogici e licei musicali dovrà avere la garanzia della continuità dell’insegnamento fino ad oggi impartito;
  3. nascita della nuova classe di concorso (A078?) ed ambito disciplinare con la A077, e nuove classi di concorso specifiche per tutti i nuovi insegnamenti e relative abilitazioni da conseguire presso i Conservatori.
Ci auguriamo che su questo tema il ministero non intenda rendere tutto generico e superficiale bensì specifico e professionale, visto che già nelle SMIM abbiamo esperienza di lunghi contrasti per gli innumerevoli tentativi di condurre ad Ed. musicale anche lo Strumento.
Inoltre occorrerebbe procedere a:
- compilazione di una graduatoria comprendente la valutazione di titoli artistici-didattici-professionali e culturali;
- possibilità di fruizione di permessi artistici.

Su questo punto l’UNAMS, nonostante l’opposizione degli altri sindacati è fermamente convinta di continuare a chiedere detta possibilità per tutti quei docenti delle discipline musicali ai quali sia richiesto il punteggio artistico. Ovvero l’UNAMS chiede l’estensione dell’art. 454 del D.L.gvo 297/94 – Testo Unico - attualmente vigente nei licei artistici per i docenti delle discipline artistiche.
Quanto sopra l’UNAMS lo sostiene a garanzia di una organica e consequenziale organizzazione ordinamentale dell’insegnamento delle discipline musicali da inserire dalla scuola materna, primaria, attraverso la secondaria di I e II grado fino ai Conservatori.
Se tutto quanto sopra detto sarà possibile illustrarlo ad un Ministro che intende rispettare e promuovere l’Arte forse potremmo iniziare a parlare di una formazione musicale in sintonia, non solo con l’Europa, ma con il resto del mondo civile.
A tale proposito vorremmo terminare ricordando che la presenza generica del termine “Musica” negli altri licei, non corrisponde al significato europeo del termine. Nel tanto pronunciato “estero” tutti sono in grado di suonare uno strumento non tanto perché abbiano frequentato un liceo musicale o una facoltà di musica, ma perché l’Educazione musicale, dalla materna in poi, educa alla Musica FACENDO musica.

D. L.