Unione Artisti
UNAMS

Risposta della prof.ssa Dora Liguori alla lettera firmata da n. 90 docenti del Conservatorio "L. Refice" di Frosinone.

Comunicato

Rif. 039
02-07-08


Gentili colleghi,
come potrei non concordare con quanto tanto giustamente dite, infatti sono anni che l'UNAMS dice la stessa cosa e in particolare lo sta ripetendo di continuo in queste ultimi tempi in tutte le sedi, anzi credo che CON LA MASSIMA CHIAREZZA è stato ripetuto proprio nell'ultimo incontro ARAN in merito alle tre fasce proposte dai Confederali.

Mi duole però ricordare che, come avviene nei matrimoni, le colpe non sono tutte da una parte poiché se le Confederazioni avanzano queste proposte esse le possono fare avendo avuto mandato e autorizzazione a parlare in seguito al voto che nel giugno scorso, con le RSU, ha dato loro la maggioranza. Il discorso non è di bottega ma attiene al concetto di democrazia che consente al popolo di esprimersi liberamente, appunto con il voto ma poi, esso, si deve attenere a ciò e a chi vota.

Questo discorso vale anche a chiarire le cosiddette declaratorie che solo nel momento di un'applicazione a livello personale non piacciono a nessuno ma che quasi nessuno ha dato forza all'UNAMS quando le ha impugnate e fatte annullare dal TAR.

Oggi le declaratorie, uscite dalla porta, stanno rientrando dalla finestra (grazie al D.M. 483 propedeutica al regolamento in uscita) e l'UNAMS intende fare ancora il suo dovere contrastandole in sede legale.

Questa volta, però, intende farlo solo se c'è la condivisione dei colleghi: esattamente come voi dite nel vostro documento.
A tale proposito è vero che sarebbe cosa giusta, se non obbligatoria, consultare la base prima di prendere iniziative ma è anche vero che questa base allorché il sindacato intende ascoltarla non va alle assemblee. Il frutto, poi, di questa latitanza è proprio quello di consentire ai furbi di fare ciò che gli pare.

Detto questo personalmente accetto dai colleghi consigli, indicazioni e quant'altro meno che si imputi anche all'UNAMS, cose per le quali si è, invece, sempre battuta, non raccogliendo tra l'altro le simpatie del potere.

A mio giudizio, e a giudizio anche di taluni autorevoli esperti, per uscire da questa palude contrattuale non resta altro che affidarsi e sostenere il DDL di legge presentato in questi giorni dall'On.Napoli. Vi prego di osservare che questo disegno di legge prevedendo che il personale passi a livello pubblicistico, come avviene per il personale universitario, in pratica va ad abolire la contrattazione sindacale. E questa è la reale dimostrazione che l'UNAMS, non da oggi ma da sempre, crede negli ideali della docenza al più alto livello e che ritiene un processo ineludibile desindacalizzare il settore nell'interesse di tutti.

DORA LIGUORI.

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