Unione Artisti UNAMS |
Risposta di Dora Liguori all'ADOC Risposta |
Cari Colleghi dell'ADOC, letto il vostro documento, desidero sottolineare che le preoccupazioni e le contrarietà da voi elencate costituiscono all'80% i temi e gli argomenti sui quali l'Unione Artisti UNAMS da tempo si è battuta e si sta battendo.
Pertanto ci appare evidente che forse, per peccato di distrazione, vi sia sfuggito quanto sin qui è stato fatto. In particolare sulla storia del badge, il sindacato che rappresento ha avviato, per evitare simile stortura, l'unica procedura possibile che consiste nella richiesta, all'ARAN, di una interpretazione autentica del contratto. Purtroppo per aprire il “tavolo” occorre la maggioranza e nessun sindacato, nonostante le nostre sollecitazioni, ha, sin qui, avanzato identica richiesta. Di quanto sopra detto invio (in allegato) per opportuna conoscenza, i documenti citati con preghiera di pubblicazione e rettifica.
Sulla storia sempre del badge aggiungasi che tre colleghi sono stati già soggetti, ingiustamente, a procedimento disciplinare, e assolti soltanto grazie all' impegno del sindacato ed alle capacità professionali dell'avvocato Leotta.
Detto questo, e con amarezza, aggiungo che i problemi non si risolvono se i colleghi non prendono coscienza dei loro diritti e di conseguenza anche di chi si batte per realmente tutelarli, poiché la natura dei nostri guai nasce proprio dalla poca volontà che risiede nella categoria ad informarsi puntualmente. E ciò diviene il miglior sistema per farsi imbrogliare e consegnare la vittoria ai furbi.
Questi i motivi che concorrono a far perdere la guerra, ovvero la nostra volontà.
Aggiungasi che a minare la battaglia, a volte, ci pensano anche motivi che non rientrano fra i più "eletti", leggasi interessucci personali di ogni tipo; senza contare il voluto e diffuso disinteresse, questo sì di base. Spesso sembra che le cose che si vanno a trattare non riguardino da vicino la categoria, disinteresse che cade solo quando il disagio incide a livello personale. Francamente preferisco, per coscienza sindacale, i metalmeccanici.
Comunque come diceva, più o meno, Oscar Wilde ... valli a capire gli artisti.
D. L.
Allegati Anno 2011